Caraval di Stephanie Garber ~ Recensione

Caraval di Stephanie Garber è uno dei libri migliori letti quest’anno. Il romanzo, edito Rizzoli, è stato curato nei minimi dettagli ed è un capolavoro sia da guardare che da leggere.

Voto: 🌟🌟🌟🌟🌟

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Titolo: Caraval
Autore: Stephanie Garber
Editore: Rizzoli
Uscita: 2 novembre 2017
Pagine: 400
Prezzo: 18,00€

TRAMA

Scarlett non ha mai lasciato la piccola isola dove lei e la sua amata sorella, Tella, vivono con un potente, e crudele, padre. Ora il padre di Scarlett le ha organizzato un matrimonio, e Scarlett pensa che i suoi sogni di vedere Caraval, la lontana e annuale performance a cui lo stesso pubblico partecipa, sono finiti.
Ma quest’anno, il vecchio sogno di Scarlett di ricevere un invito si realizza. Con l’aiuto di un misterioso marinaio, Tella porta Scarlett al lontano show. Solo che, non appena arrivano, Tella è rapita dall’organizzatore di Caraval, Legend. Si scopre che l’attuale stagione di Caraval verterà su Tella e chiunque sia in grado di ritrovarla sarà il vincitore.
A Scarlett è stato detto che tutto quello che succede durante Caraval è solo un’elaborata performance. Ma in ogni caso lei rimane incastrata in un gioco di amore, cuori infranti e magia con gli altri giocatori. E benché Caraval sia reale o meno, lei deve ritrovare Tella prima che i cinque giorni del gioco siano finiti, altrimenti si può generare un pericoloso effetto domino che potrebbe far scomparire sua sorella per sempre.

RECENSIONE

Ci sono alcuni libri che ti conquistano dalla prima parola e Caraval è uno di questi. Il romanzo mi ha incantata e fatta sognare, illusa e tenuta sulle spine tutto il tempo.
Rossella e sua sorella Donatella, detta Tella, vivono con un padre dispotico che le vuole controllare e manipolare l’una contro l’altra. Nonostante la loro triste condizione e i loro caratteri opposti le due sorelle sono molto unite e sono cresciute con il desiderio di visitare Caraval, una sorta di esibizione carnevalesca e magica, a metà tra una città circense e un mondo parallelo che segue regole proprie.

Dopo una rapida serie di eventi le due ragazze, accompagnate dal marinaio Julian, finiscono sull’Isola dei Sogni in cui si tiene Caraval ed entrano a far parte dei giochi diventando loro stesse il centro dell’esibizione. Ogni spettacolo infatti ruota attorno alla risoluzione di un mistero e l’enigma riguarderà proprio la scomparsa di Tella. Rossella con l’aiuto di Julian dovrà raccogliere gli indizi e ritrovare la sorella prima della fine della quinta notte e anche prima degli altri giocatori.
La trama è originale, molto diversa da quella di Il circo della notte di Erin Morgernstern a cui viene spesso paragonato. Le atmosfere magiche e i trucchi che confondono realtà e finzione tengono il lettore incollato alla pagina. Il ritmo incalzante della storia non lascia un attimo di pausa e non ci si annoia mai grazie ai colpi di scena. Per tutta la durata del libro si continua a fare teorie e ci si ritrova sempre più immersi nel mistero. Ammetto che quasi tutte le ipotesi fatte da me nel corso della lettura sono state un buco nell’acqua e la vicenda ha preso svolte imprevedibili sorprendendomi come raramente capita. Ho amato il punto verso cui la storia conduce e sono impaziente di leggere il seguito.
L’attenzione resta alta per tutto il procedere degli eventi e la scansione dei vari momenti aiuta a comprendete completamente Caraval, lasciando però un’ombra di mistero su alcuni aspetti che probabilmente verranno approfonditi in seguito.

Rossella è un personaggio fantastico, la sua crescita è incredibile e procede con l’evolversi della storia. Ho amato vedere il cambiamento in lei e la consapevolezza che assume mano a mano che scopre ciò che è sempre stato davanti ai suoi occhi. Il suo obiettivo è chiaro: deve ritrovare sua sorella. Con questo pensiero costante nella mente Rossella non si lascia sopraffare dagli eventi, ma al contrario impara a comprendere i meccanismi di Caraval per trovare ciò che sta cercando e anche ciò che non sapeva di dover scoprire. Ho provato fortissime emozioni leggendo e per questo motivo devo lodare Stephanie Garber. La frustrazione di Rossella, la stanchezza, la gioia, la passione e ogni altra sensazione emerge dalla pagina e arriva senza sforzi al lettore.
A differenza di Rossella, Tella non mi è piaciuta per il 90% della storia. Questa antipatia però non è dovuta al personaggio, ma al fatto che mi sia lasciata coinvolgere così tanto dalla storia dal lasciarmi sfuggire indizi essenziali per comprendere la giovane. Ho percepito il suo bisogno di libertà vedendolo però come una negazione della libertà di Rossella che è diventata quasi una figura materna per lei. Tella è un personaggio complesso e che alla fine mi ha colpito in un modo particolare, nuovo e davvero inaspettato.
Julian è un altro protagonista e anche lui, come le due ragazze, ha una spinosità che lo caratterizza e lo rende imprevedibile. L’alone di mistero e ambiguità che lo circonda fa sorgere sospetti ed emozionare per l’evolversi del suo personaggio. Il rapporto che stringe con Rossella e che lo porta a collaborare con lei per ritrovare Tella permette di conoscerlo un po’ più a fondo anche se per tutto il libro i dubbi su di lui permangono. È sorprendente come un personaggio all’apparenza semplice da decifrare, sia invece in grado di confondere tanto. Ciò che mi ha colpito è stato il fatto che nei momenti di pericolo, nonostante non mi fidassi completamente di lui, ho sperato e desiderato la sua presenza. Nonostante non credessi alle sue parole sono rimasta affascinata da quello che rappresenta e da quello che ci fa scoprire lasciando intravedere delle verità in mezzo alle bugie.

Stephanie Garber è stata in grado di creare un mondo incredibile attraverso la propria scrittura. L’ambiente in cui ci introduce è avvolto nel mistero e leggendo si percepisce chiaramente questa sensazione di oscurità. L’abilità con cui fa scoprire al lettore Caraval e la storia di Rossella è da elogiare. Nonostante le atmosfere magiche i dettagli sembrano realistici e i particolari che richiamano l’epoca vittoriana fanno percepire la realtà di un mondo invece frutto dell’immaginario dell’autrice.
Le descrizioni sono tante e necessarie, per nulla pesanti o noiose, ma al contrario minuziose al punto giusto e che catturano l’interesse quando necessario.

La trama procede veloce e permette di perdersi completamente in questo mondo facendo venir voglia non solo di visitare Caraval, ma anche di incontrare i personaggi ed essere spettatori dello spettacolo che prende luogo tra le pagine e nella nostra mente.
L’alternarsi di presente e passato con l’aiuto di Flashbacks permette di comprendere a fondo la storia di Rossella e ciò che ha portato lei, così come la sorella, su quell’isola.

Lo stile magico con cui Stephanie Garber racconta la storia fa emergere la sua personalità e incanta il lettore. Le voci dei personaggi nei dialoghi e il filo dei loro pensieri hanno la tonalità giusta, diversa per ciascuno di loro e che li caratterizza.
La bravura dell’autrice conquista e le farfalle nella pancia sono assicurate. Tra momenti ad alta tensione e il costante scorrere del tempo, ogni secondo rintocca nel lettore che con foga cerca la soluzione al mistero insieme a Rossella.

Leggere Caraval per me è stata un’esperienza speciale e unica. Lo consiglio a chiunque sia alla ricerca di una storia nuova, originale e che possa tenervi incollati alla pagina. Ricordate però: è solo un gioco.

Buona lettura!
• Caty •


13 risposte a "Caraval di Stephanie Garber ~ Recensione"

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