Magnus Chase e gli dei di Asgard – La spada del guerriero di Rick Riordan ~ Recensione

Magnus Chase e gli dei di Asgard – La spada del guerriero di Rick Riordan è un romanzo pubblicato da Mondadori Ragazzi del celebre autore della saga di Percy Jackson. Nel 2017 ho letto ben 11 libri di Riordan per un totale di 13 suoi romanzi conclusi fino ad ora e posso dirvi con assoluta certezza che questo di cui vi parlo oggi è il mio preferito. Non solo si collega in qualche modo al mondo che già si è conosciuto nelle sue serie precedenti ma aggiunge qualcosa di più che per la prima volta mi ha fatto dare ad uno dei suoi romanzi cinque stelle ancora prima di concluderlo.
Nella recensione ci saranno riferimenti alle sue serie precedenti, questo libro fa parte di una trilogia e si può leggere anche non avendo letto le altre saghe, i riferimenti infatti sono molto pochi ma per i fan della serie saranno davvero graditi.

Voto: 🌟🌟🌟🌟🌟

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TRAMA

Secondo la mitologia nordica, quando un uomo muore valorosamente con le spada in mano diventa uno degli immortali guerrieri di Odino, il re degli dei. Magnus Chase, sedici anni e una vita di espedienti, non avrebbe mai immaginato di morire brandendo un’arma millenaria contro un gigante deciso a carbonizzare il Ponte di Boston e migliaia di innoccnti. L’ascesa al Valhalla, l’Olimpo nordico, è solo l’inizio pcr il giovane eroe. Tra bellicose valchirie, nerboruti guerrieri e sontuosi banchetti, Magnus sta per scoprire la sconvolgente verità: suo padre è il divino Freyr e il suo compito è ritrovare la Spada dell’Estate, scongiurando così il Ragnarok, il Giorno del Giudizio, in cui i Nove Mondi saranno distrutti e gli dei si scontreranno in battaglia con i giganti. La vita di Magnus è appena finita. Eppure è appena cominciata.

RECENSIONE

La mitologia nordica non è semplice, non si studia a scuola e, probabilmente come nel mio caso, ne avrete sentito parlare principalmente nei film della Marvel su Thor. Sono stata felice di apprendere tantissimo leggendo questo romanzo e di comprendere aspetti di questo mondo che prima non mi erano chiari.

Il protagonista, Magnus Chase, è un sedicenne semodio figlio di una umana e una divinità nordica. Ho iniziato a leggere non sapendo nulla sul libro o i suoi personaggi e sono stata felice di essermi approcciata alla storia così, ho amato lasciarmi sorprendere e scoprire la direzione che capitolo dopo capitolo avrebbe preso la storia. Se ancora non avete letto la trama non fatelo! Prendete in mano il romanzo e inziate a leggere, rimarrete sorpresi e vi divertirete molto.
Ciò che difderenzia tantissimo questo libro dai precedenti dell’autore è soprattutto il protagonista. Percy Jackson era un bambino quando lo abbiamo conosciuto e affrontava tutto con ingenuità e immaturità, nella serie degli Eroi dell’Olimpo invece si dava più spazio a diversi personaggi e l’atmosfera era più pesante rispetto alla serie precedente, nei romanzi con protagonosta il Dio Apollo prevalgono l’egocentrismo di una divinità millenaria e la capacità di questa di vivere da umano. Qui invece troviamo Magnus, un ragazzo sarcastico, che ha vissuto due anni per strada come orfano e che si ritrova a dover far affidamento sulla sua capacità di sopravvivenza e il suo cervello. L’intelligenza del protagonista è davvero affascinante, non mi aspettavo che fosse così scaltro. Magnus ci confessa all’inizio di essere molto sveglio, però il modo in cui Riordan scrive la storia fa comprendere un po’ alla volta quanto sia davvero dotato il nostro eroe. Questo è l’aspetto che ho apprezzato di più e per cui vi consiglio sopratutto di leggerlo. L’umorismo e le scene d’azione rendono la storia speciale, ma il cervello di Magnus la rende unica. Dopotutto è pur sempre un Chase e se avete letto o conoscete la saga di Percy saprete che Annabeth Chase, la coprotagonista delle avventure precedenti, è una delle ragazze più intelligenti e scaltre in quanto figlia di Atena, la dea della saggezza, e di un professore di storia americana e militare. Devo confessare di non aver fatto subito il collegamento tra i due personaggi e di essere stata sconvolta nello scoprirlo (invecchiare incide molto sulle mie capacità deduttive a quanto pare).

I colpi di scena in questo romanzo sono tantissimi e il non sapere nulla della trama mi ha permesso di viverli tutti e di lasciarmi sorprendere come non accadeva da molto.
L’ambientazione poi è stupenda, si passa dalle strade di Boston al Valhalla e attraverso i mondi che compongono questa realtà. Fortunatamente conoscevo molti termini grazie alla Marvel ma Riordan spiega come pronunciare diverse parole inserendo in modo divertente anche questo nel discorso e alla fine include un piccolo dizionario utilissimo se ci si dimentica qualcosa.
I titoli di ogni capitolo sono assolutamente fantastici. Spoilerano (=rivelano) tantissimo, ma rendono l’esperienza della lettura ancora più esilarante e vivida. I poteri del protagonista poi sono allo stesso  tempo simili e molto diversi da quelli visti fino ad ora e il suo imparare a conoscerli e ad utilizzarli è graduale e descritto con molta attenzione e cura.
Degli altri personaggi vi basti sapere che sono tutti stupendi, non voglio addentrarmi troppo nella loro descrizione perché voglio che rimaniate sorpresi dalla storia, nelle prossime recensioni vi parlerò di più di loro sbilanciandomi anche su eventi accaduti in questo romanzo.

Io non perderò tempo e trascorrerò questo mese in compagnia del seconto e terzo libro della trilogia. Sono curiosissima di risolvere tutti i dubbi e i misteri che porteranno alla conclusione.

Altre recensioni dei libri di Rick Riordan:
Le sfide di Apollo – L’oracolo nascosto (#1): recensione
Le sfide di Apollo – La profezia oscura (#2): recensioni

Buona lettura!
• Caty •


4 risposte a "Magnus Chase e gli dei di Asgard – La spada del guerriero di Rick Riordan ~ Recensione"

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